Prodotti, natura e storia della Città del Moscato
Spiccano da secoli la produzione dell’olio d’oliva, di rinomati vini e del famoso Moscato Passito, come attesta la presenza di ulivi millenari e di antichi vigneti che raccontano l’autenticità e le radici di questo territorio.
L’ agro di Saracena, di grande tradizione e vocazione olivicola, permette di produrre un olio d’oliva di eccellente qualità, frutto di selezionate varietà di olive autoctone.
Le favorevoli condizioni pedoclimatiche del nostro territorio, i giusti tempi di raccolta, di lavorazione e di conservazione e l’assenza di fertilizzanti o diserbanti chimici, consentono di ottenere un olio di grande pregio per le sue caratteristiche organolettiche e la sua bassissima acidità.
Definito da alcuni esperti ‘Nettare degli Dei’, è un olio dal sapore intenso e genuino che racchiude colori e odori tipici della nostra terra, raccontando segreti e tradizioni tramandate di padre in figlio ormai da secoli.
Grazie a questa eccellenza gastronomica Saracena è diventata oggi ‘Città dell’Olio’.
Rigogliosi vigneti ricoprono le colline del territorio di Saracena da cui si ricavano rinomati vini, ottenuti da uve raccolte e vinificate con i metodi della tradizione.
I vini prodotti, dai bianchi ai rossi, hanno il sapore della tradizione, della storia e della cultura di una terra preziosa.
Si producono vini genuini e di qualità che rispecchiano tutte le caratteristiche del nostro territorio e le bellezze del paesaggio circostante. Degustandoli, si assaporano la passione e l’attenzione dei produttori nei confronti della terra a cui appartengono.
Saracena è entrata a far parte del circuito ‘Città del Vino’.
Il Moscato di Saracena è un raffinato vino passito da meditazione prodotto attraverso un complesso e antichissimo processo di vinificazione che prevede l’impiego di uve guarnaccia, malvasia, odoacra e moscatello. Quest’ultimo è un vitigno autoctono la cui coltivazione raggiunge elevati livelli qualitativi solo a Saracena.
È un vino dal colore ambrato lucente con riflessi aurei e dal profumo intenso con note sensoriali di miele, fichi secchi, frutta esotica e candita e mandorle.
La sua prelibatezza era apprezzata già dal XVI secolo, quando, imbarcato a Scalea approdò sulla tavola di papa Pio IV. Fu citato anche agli inizi del ‘900 dai viaggiatori del Grand Tour negli scritti delle loro esplorazioni in Calabria.
Dopo aver rischiato di cadere nell’oblio, questo antico e prezioso nettare è stato riscoperto e valorizzato, diventando oggi Presidio Sloow Food.
Dal gusto delicato e raffinato, si abbina perfettamente alla pasticceria secca, alle macedonie di frutta e ai fichi secchi. È, inoltre, ideale anche per la degustazione di formaggi semi stagionati ed erborinati.